Anime e Spazio
Il progetto “Anime e Spazio” nasce dal desiderio di esplorare il concetto di ritratto ambientato, utilizzando una macchina fotografica Polaroid per esprimere visivamente la relazione tra l’essenza di una persona e l’ambiente che la circonda. Attraverso questo lavoro, ho voluto scomporre e separare il soggetto dal contesto in cui si trova, creando una connessione inedita tra l’anima e lo spazio, ma mantenendo distinti i due elementi.
L’obiettivo principale del progetto è quello di indagare come l’identità e l’ambiente si intreccino in modo profondo, senza però fondersi completamente.
Ogni fotografia cerca di catturare l’essenza del soggetto e di rivelare come questa interagisca con il contesto spaziale, ma al tempo stesso preserva la loro separazione. Così facendo, cerco di rendere visibile una dinamica spesso sottile e invisibile: il modo in cui l’anima di una persona si riflette, si modella o si contrappone all’ambiente in cui vive.
Il progetto è concepito come una serie di opere organizzate in “capitoli”, ciascuno dei quali esplora un aspetto specifico di questa relazione tra anima e spazio. Ogni capitolo approfondisce una diversa sfaccettatura del legame tra individuo e ambiente, ponendo attenzione a come questo rapporto possa variare, trasformarsi o addirittura rimanere in tensione. Il formato del “capitolo” offre l’opportunità di trattare il tema da prospettive molteplici, in modo organico e narrativo, come se si stesse leggendo un libro fotografico dove ogni immagine è una pagina di una storia più ampia.
La scelta della Polaroid come mezzo espressivo è stata cruciale per questo progetto. Il suo carattere immediato, con la capacità di generare immagini istantanee, dona autenticità e spontaneità alla rappresentazione. Inoltre, la texture e la qualità unica delle fotografie Polaroid conferiscono alle immagini un aspetto tangibile e quasi intimo, capace di evocare una forte risposta emotiva. Questo strumento, con la sua natura analogica e irripetibile, si sposa perfettamente con l’intento di catturare l’interazione tra l’essenza di un individuo e lo spazio che lo accoglie, creando un legame visivo e emotivo potente e profondo.